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Attività Stagionali nei Contratti a Termine
informa 360
Gio, 20 Febbraio 2025
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Nuove Disposizioni sulla Stagionalità del Lavoro: Interpretazione e Applicazioni della Legge 2003/2024
Una delle novità principali introdotte dalla Legge 203 del 2024, in vigore con la Legge di Bilancio dal 12 gennaio 2025, riguarda l'interpretazione autentica dell’articolo 11 della legge, che riguarda le attività stagionali e le modalità di interruzione dei contratti a tempo determinato. Questo nuovo aggiornamento ha lo scopo di chiarire e ampliare le disposizioni relative alle interruzioni obbligatorie tra i contratti a termine, attraverso il cosiddetto “stop and go”.
Secondo la legge, quando un contratto di lavoro a tempo determinato ha una durata inferiore ai sei mesi, l'azienda è obbligata a far trascorrere almeno 10 giorni tra la fine del primo contratto e l'inizio del secondo. Se, invece, il primo contratto dura più di sei mesi, l'intervallo obbligatorio è di almeno 20 giorni. Tuttavia, questa regola non si applica in alcune situazioni, come nel caso delle attività stagionali.
Le Attività Stagionali: Esclusioni dalla Regola dello Stop and Go
L'articolo 11 della legge del 2024 fornisce una definizione più ampia di “attività stagionali”, escludendo dalla norma dello stop and go quei settori che rientrano nelle categorie già previste dal Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) del 1963, numero 1525, che elenca le attività stagionali “tabellate”. Oltre a queste, la legge stabilisce che altre attività possono essere considerate stagionali, qualora siano organizzate per rispondere a picchi di lavoro in determinati periodi dell’anno o per esigenze tecnico-produttive legate ai cicli produttivi o ai settori specifici serviti dall’impresa.
In pratica, le aziende che operano in determinati settori produttivi con cicli stagionali o intensificazioni di attività durante specifici periodi dell’anno, possono evitare di rispettare i tempi di interruzione tra un contratto e l’altro, se tale caratteristica è stabilita tramite contratti collettivi. Questo include contratti nazionali, territoriali o aziendali, anche se già sottoscritti prima dell’entrata in vigore della legge.
Contrattazione Collettiva: Un Ruolo Cruciale
La novità più significativa riguarda proprio l’inclusione delle disposizioni della contrattazione collettiva in materia di attività stagionali. Se un contratto collettivo stabilisce specifiche esigenze tecnico-produttive stagionali, l'azienda può continuare ad assumere lavoratori a tempo determinato senza l’obbligo di far passare l'intervallo di 10 o 20 giorni tra un contratto e l'altro. Questo rappresenta una grande opportunità per i settori con picchi di lavoro stagionali, come quelli turistici, agricoli, della ristorazione, o nei settori che operano con cicli produttivi strettamente legati ai periodi dell’anno.
Conclusioni
La legge del 2024, con la sua interpretazione autentica delle attività stagionali, introduce un importante cambiamento nelle modalità di gestione dei contratti a tempo determinato. Per le imprese che operano in ambiti stagionali o che aderiscono a contratti collettivi che disciplinano esigenze tecnico-produttive stagionali, l’interruzione tra un contratto e l’altro non è più necessaria, semplificando la gestione del personale e garantendo maggiore flessibilità alle aziende che devono far fronte a picchi di lavoro.
Grazie mille
Avvocato Antonio Saccone - Resp. Uff. Leg. ITL Ch-Pe