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Le misure per lavoratori, imprese e famiglie nella Legge di Bilancio 2024

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Ven, 02 Febbraio 2024

Le misure per lavoratori, imprese e famiglie nella Legge di Bilancio 2024



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Benvenuti, Oggi mi occuperò delle novità contenute nella Legge di Bilancio per il 2024, in particolare analizzando le misure per lavoratori, imprese e famiglie. Come ogni anno, anche quest'anno la Legge di Bilancio è un provvedimento molto esteso, mastodontico. C'è un articolo 1 che si compone di 561 commi, poi ci sono articoli da 2 a 21 che contengono gli stati di previsione dei vari ministeri. E poi ci sono sette allegati. Ecco io elencherò una serie di argomenti che sono di particolare interesse per il mondo del lavoro. In particolare, anzitutto, vi è la conferma del taglio del cuneo fiscale anche per il 2024 che poi in realtà è un taglio del cuneo contributivo per la quota a carico dei lavoratori dipendenti. La quota di esonero rimane al 6% per retribuzioni mensili fino a 2.692€ lorde e al 7% per quelle fino a 1.923€. Segnaliamo inoltre che la misura non riguarda la 13ª mensilità. Rimane comunque confermato questo taglio anche per l'anno 2024.

C'è poi la detassazione dei Fringe Benefits anche per il 2024. I fringe benefit non concorreranno a formare reddito da lavoro dipendente fino a 2.000€ con lavoratori con figli a carico e fino a 1.000€ per la generalità dei lavoratori. Al riguardo segnalo che è stata innalzata questa soglia di 1.000€, per i lavoratori che non hanno figli, rispetto ai 258€ che sono fissati dalla normativa fiscale ordinaria.

C'è poi la conferma anche per il 2024 della tassazione agevolata dei premi di risultato. L'imposta al 5% sulle somme erogate a titolo di premi di risultato di partecipazione agli utili delle imprese per i lavoratori dipendenti del settore privato titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo determinato a tempo indeterminato, con un limite di reddito agevolato pari a 3.000€ lorde. E questa imposta al 5% riguarda i lavoratori che abbiano percepito nell'anno d'imposta precedente, quindi nel 2023, redditi da lavoro dipendente di importo non superiore ad 80.000€.

Poi, come già previsto dal Decreto Lavoro, cioè la legge decreto 48/2023 convertito nella legge 3 luglio 2023 85, anche per il 2024 sono confermate le agevolazioni per i lavoratori del settore turistico, ricettivo, alberghiero e termale, in particolare per il periodo da gennaio a giugno 2024, per i lavoratori dipendenti di questo comparto, che nell'anno 2023 abbiano percepito un reddito fino a 40.000€, e per i lavoratori della ristorazione, somministrazione di bevande alimenti è previsto un trattamento integrativo speciale pari al 15% della retribuzione lorda corrisposta, se effettuano lavoro notturno o lavoro straordinario nei giorni festivi e i benefici non concorrono alla formazione del reddito.

Poi ci sono tutta un'altra serie di misure, in particolare c'è qualcosa relativamente ai trattamenti pensionistici, ci sono le modifiche all'Ape sociale che per il 2024 prevedono un innalzamento del requisito per l'accesso anagrafico da 63 anni, che era per l'anno 2023, a 63 anni e cinque mesi.

Ci sono nuove condizioni per Opzione Donna. Per il 2024 è innalzato il requisito anagrafico per l'accesso a opzione donna, saranno necessari 61 anni di età, a fronte del precedente requisito di 60 anni.

E poi è confermata la misura di quota 103 anche per il 2024, con la particolarità però che chi matura i requisiti nell'anno 2024 avrà il calcolo della pensione integralmente contributivo dell'assegno per la pensione.

Ci sono poi anche altre misure di decontribuzione per lavoratrici con figli: particolarmente importante la detassazione per il periodo 2024-2026 con riferimento alle donne lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato con tre o più figli, hanno la riduzione del 100% dei contributi vs a carico, fino al compimento del 18º anno di età del figlio minore entro il limite annuo di 3.000€ riparametrato su base mensile.

Per il 2024 è esteso, in via sperimentale, alle lavoratrici madri di due figli fino al compimento del 10º anno di età del figlio minore, questo stesso requisito di decontribuzione. Gli esoneri non si applicano al lavoro domestico.

Avvocato Antonio Saccone

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