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Diffide accertative in caso di fallimento o sovra indebitamento
informa 360
Ven, 31 Maggio 2024
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Redazione 360magazine RICHIEDI INFORMAZIONI
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Oggi voglio approfondire una risposta ad un parere che l'ispettorato Nazionale del Lavoro ha reso all'ispettorato territoriale di Vibo Valencia con la nota numero 2414 del 21 dicembre 2023, che riguarda la tematica delle diffide accertative in caso di procedure da sovra indebitamento oppure in caso di fallimento. La diffida accertativa come sappiamo è uno degli strumenti di tutela del lavoratore che negli ultimi anni è stata molto utilizzata dagli ispettori del lavoro, nel senso che laddove gli ispettori del lavoro riscontrino l'esistenza di crediti di natura patrimoniale vantati dal lavoratore e non percepiti, hanno questo strumento che realizza una forma efficace di tutela perché assicura al lavoratore un titolo esecutivo che può mettere in esecuzione immediatamente senza ulteriori passaggi e ulteriori filtri.
Quindi peraltro nel 2020 col Decreto Semplificazioni specifico ad hoc, il procedimento di adozione della diffida accertativa fu ulteriormente semplificato nel senso che mentre prima era previsto un passaggio ulteriore di convalida del provvedimento emanato dall'ispettore, oggi al netto di possibili ricorsi o di possibili tentativi di conciliazione che possono essere proposti avverso il provvedimento di diffida accertativa, qualora ciò non dovesse succedere il provvedimento acquista efficacia esecutiva immediatamente e quindi c'è una procedura di semplificazione, di snellimento del tutto.
L'ispettorato di Vibo Valencia ha posto all'attenzione dell'Ispettorato Nazionale una tematica, sostanzialmente ha richiesto se nei casi di datore di lavoro che è fallito oppure di datore di lavoro che abbia attivato procedura da sovra indebitamento, sia corretto da parte degli ispettori del Lavoro, adottare il procedimento di diffida accertativa poiché evidentemente potrebbe difettare proprio il requisito dell'esigibilità del titolo che dovesse essere posto in essere, visto che il datore di lavoro è fallito e/o in procedura di sovra indebitamento evidentemente il titolo potrà essere sicuramente certo, potrà essere sicuramente liquido, ma certamente non è esigibile.
Quindi la domanda oggetto del parere che voglio sottoporre alla vostra attenzione è questa: l'ispettorato del lavoro in presenza di attivazione da parte del datore di lavoro di una procedura di sovra indebitamento oppure in caso di fallimento del datore di lavoro, adotta o meno il provvedimento di diffida accertativa? Cioè accerta che il lavoratore vanta dei crediti di natura patrimoniale, può fare il provvedimento di diffida accertativa? L'ispettorato nazionale del lavoro, con questa nota 2414 del 21 dicembre del 2023, ripercorre la tematica rispetto anche a orientamenti già espressi varie volte in passato, nel 2015 con una nota del 19 marzo con un interpello numero 2 del 2018 e sostanzialmente arriva alla conclusione che, nelle ipotesi in cui ci sia da parte del datore di lavoro una attivazione della procedura di sovra indebitamento oppure sia fallito, cioè quando sostanzialmente il datore di lavoro non ha una capacità economica pronta e quindi non c'è l'esigibilità del credito, l'ispettorato Nazionale ritiene che permangano le ragioni di non adottabilità dell'atto di procedura di diffida accertativa.
Sostanzialmente con questa risposta a parere che viene avanzata da Vibo Valencia che poi viene estesa e quindi acquisisce un'efficacia nei confronti di tutti gli ispettorati territoriali e gli ispettorati di area metropolitana che esistono sul territorio, l'ispettorato Nazionale ritiene che quando c'è una procedura di sovra indebitamento oppure un fallimento, non sia opportuno adottare il provvedimento di diffida accertativa, perché il lavoratore si troverebbe in mano un titolo del quale non può ottenere l'esigibilità.
Grazie mille
Avvocato Antonio Saccone