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Congedi parentali : le nuove misure a favore dei nuclei familiari.

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Mar, 20 Febbraio 2024

Congedi parentali : le nuove misure a favore dei nuclei familiari.

Redazione 360magazine  RICHIEDI INFORMAZIONI 

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La legge di Bilancio 2024, ovvero la legge 213 del 2023,  all'articolo 1 comma 179 va a ridisciplinare il congedo parentale. Stiamo parlando di una delle tante misure previste dalla legge di bilancio del 2024 finalizzate a combattere il decremento della natalità, quindi misure dirette direttamente ai nuclei familiari per favorire quei tempi di conciliazione vita/lavoro tanto cari al nostro legislatore. In che cosa dunque consiste questa misura prevista nell'anno 2024 ? Prende le tracce dalla legge di bilancio 2023 che in via sperimentale per lo scorso anno aveva previsto un primo mese di congedo parentale all'80% rispetto a quanto previsto dalla norma, ovvero il 30% ordinario. Cosa fa il legislatore del 2024 ? Porta un secondo mese di congedo parentale all'80%. Attenzione perché rimanendo alla legge di bilancio invariata, per il 2025 questo secondo mese scenderà al 60%. Vale la pena ricordare la misura del congedo parentale che si compone di tre mesi assegnati al singolo genitore, tre mesi indivisibili e tre mesi a disposizione di entrambi, quindi per un totale di nove mesi di cui tre non cedibili all'altro genitore.


Quali sono dunque le condizioni per poter usufruire di questo nuovo congedo parentale nel 2024? E' necessario che i genitori siano lavoratori dipendenti e che terminino il congedo di paternità o il congedo di maternità dopo il 31 dicembre del 2023, e avranno dunque la possibilità di fruire di due mesi di congedo parentale all'80%, nell'ambito del 2024 fino a sei anni di vita nel bambino. E' oltretutto necessario ricordare come questi due mesi, dall' 80%, seguono quanto previsto del congedo del 2023, ovvero sono due mesi fra tutti e due i genitori, quindi riepilogando abbiamo i nostri tre mesi a testa, più tre in condivisione, ma l'80% è condiviso fra entrambi i genitori, quindi non è 80% per singolo genitore, ma l'80% (ricordo versione 2024) due mesi. Quindi ricapitolando 80% per i primi due mesi fino a sei anni di vita del bambino, mentre i successivi mesi di congedo parentale fruibili fino ai dodici anni resteranno al 30%, oltre i nove mesi il congedo parentale non è più indennizzato e quindi si può chiedere sempre il congedo fino a massimo di undici mesi, ma senza retribuzione.

Ricordo dunque che dal 2025 il secondo mese di congedo parentale, se non verrà cambiato, sarà al 60% rispetto all'attuale 80%. Cosa deve fare il lavoratore per chiedere il congedo parentale? Dovrà essere intanto un lavoratore o una lavoratrice dipendente con rapporto di lavoro in corso. La domanda andrà inoltrata all'INPS prima dell'inizio del periodo di congedo richiesto. Attenzione perché se viene presentata dopo, saranno pagati i soli giorni di congedo successivi alla presentazione dell'istanza. Sulla base di un recente messaggio dell'Inps dello scorso anno, il 2821 del 2023, nel quale si chiedeva come fa il datore di lavoro a sapere quali periodi di congedo parentale devono essere indennizzati all'80%, anziché al 30%? L'INPS nel messaggio citato, il 2821 del 2023, ha precisato che per consentire tempestivamente la fruizione dell'indennità più favorevole, si considerano indennizzati all'80% i primi periodi di congedo, fino al limite di copia di due mesi. Varrà comunque salva la condizione in cui è necessario richiedere al lavoratore, nel dubbio, anche un'autocertificazione con la quale attesti di non aver superato il limite massimo a disposizione della coppia.

Grazie mille

Dott. Matteo Atzori - Consulente del Lavoro

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